Come investire sulle valute

Uno studio pubblicato dalla Banca d’Italia ridisegna la mappa della distribuzione del reddito nel nostro Paese, oggi sempre meno egualitaria.

Il corposo movimento di riallineamento dopo l’impennata estiva della volatilità, ha portato molte valute a mettere a segno importanti performance. L’esempio dello yen giapponese, che ha toccato i suoi massimi di periodo contro il dollaro, nonché quello dell’euro contro il dollaro americano, ne sono un chiaro esempio.

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Ma come sfruttare i movimenti di mercato e come puntare sui futuri movimenti dei maggiori cross internazionali? Prima di parlare di cosa fare, piuttosto è doveroso sottolineare cosa non fare. Le ampie oscillazioni intraday, suggeriscono di evitare di comprare o vendere le divise direttamente allo sportello bancario, con onerose commissioni e spread applicati che graverebbero negativamente sul saldo delle operazioni.

Detto ciò, molteplici sono tuttavia le possibili alternative. Tralasciando l’investimento diretto nel sottostante, ovvero sui future valutari regolarmente scambiati sulle piazze azionarie, per i quali è richiesta una propensione al rischio nonché una conoscenza abbastanza elevata, rapportata soprattutto al potenziale rischio cui si corre. Per accedere a questo tipo di investimento, infatti, è richiesta l’abilitazione alla contrattazione di strumenti derivati oltre che alla conoscenza dei margini di garanzia richiesti per l’apertura e per il mantenimento della posizione, nel caso in cui si sia sbagliato il verso dell’investimento.

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Più agevole risulta invece prendere posizione su una determinata divisa per tramite dei 120 prodotti attualmente quotati sul Sedex di Borsa Italiana, con i quali è possibile investire su corss valutari come euro/dollaro, euro/yen, euro/sterlina ed infine euro/real brasiliano. Tra questi si distinguono certificati investment, ovvero benchmark a replica lineare agganciati direttamente o allo spot oppure al future di riferimento, oppure certificati di tipo leverage, i quali consentono di investire con un effetto leva. A differenza dell’acquisto diretto del future sottostante, i certificati leverage emessi da RBS consentono un esborso meno che proporzionale rispetto al controvalore totale dell’investimento cui si replica, e si distinguono dai classici prodotti derivati dal momento che in ogni caso non è possibile perdere più del capitale investito. Per questa categoria di prodotti, a differenza del comparto investment, sono disponibili sia certificati con facoltà long (al rialzo) che con facoltà short (al ribasso) rispetto alla valuta di riferimento.

Sono poi a disposizione ben 51 covered warrant, ovvero classiche opzioni lineari cartolarizzateal rialzo (call) o al ribasso (put), messe a disposizione da Unicredit e SG con scadenze fino a dicembre 2011.

I prestiti alle imprese e alle famiglie italiane a novembre sono crollati del 4%, il dato peggiore da giugno del 1999.

Passando ai singoli sottostanti, sono 39 nel complesso le proposte sull’euro/yen, mentre per investire sulla sterlina inglese sono 12 i cw tutti emessi da Unicredit con scadenza dicembre 2010 e marzo 2011. Sull’esotico cambio euro-real brasiliano, invece è la tedesca Deutsche Bank che ha firmato le due proposte attualmente disponibili per questo sottostante: due certificati di investimento denominati Express Certificate con importanti date di rilevazioni intermedie. L’essere stati emessi in concomitanza con i valori minimi raggiunti dall’euro contro la divisa carioca, certo non aiuta l’investitore che potrebbe avere qualche timore reverenziale a investire su questo prodotto.

In conclusione, dopo aver parlato di investimenti diretti nel sottostante, certificati di investimento e leverage, nonché di Cw, ci congediamo dal lettore parlando di uno degli ultimi strumenti finanziari da poco messi a disposizione degli investitori, ovvero i CFD, acronimo che significa Contrat For Difference.

CMC Markets e IG Markets sono i due soggetti più attivi in questo settore, che mettono a disposizione piattaforme professionali per investire con un minimo capitale iniziale su praticamente qualsiasi tipo di sottostante, valute comprese.

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I forex brocker fanno da sfondo a questa asset class di investimento. Le proposte in questo caso sono davvero variegate. L’effetto leva può essere deleterio, è bene sottolinearlo, quindi attenzione prima di investire, anche ai margini versati che se non espressamente richiesto che nel caso in cui doveste aver sbagliato direzione, il capitale a rischio potrebbe essere anche superiore a quello versato nel conto.

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