Cala il potere d'acquisto delle famiglie

Filomena Spisso
  • Autore - Laurea in scienze politiche

potere-dacquisto-famiglieL’Istat rende noto che nel 2011 il reddito lordo disponibile delle famiglie italiane è cresciuto dell’1,9%, mentre la spesa per i consumi finali è aumentata del 2,9%.

L’Istituto di Statistica ha spiegato infatti che la dinamica dei prezzi ha causato una diminuzione del potere d’acquisto pari allo 0,8%.

Anche la propensione al risparmio è diminuita nel 2011 all’8,8%, dal 9,7% registrato nel 2010.

Inoltre nel 2011 il Pil a prezzi di mercato è stato registrato in crescita dell’1,7% rispetto al 2010, mentre il rapporto tra deficit e Pil è stato pari al 3,9% rispetto il 4,5% registrato nel 2010.

Per quanto riguarda l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, questo è risultato pari a 61,758 miliardi di euro.

Il saldo primario è stato registrato positivo all’1% del Pil, mentre il saldo di parte corrente è risultato negativo a -24,704 miliardi di euro, rispetto i -25,255 miliardi del 2010.

Un miglioramento, spiegato dall’Istat, in seguito ad un aumento delle entrate correnti pari a 8,7 miliardi di euro, di poco superiore a quello delle uscite correnti di circa 8,1 miliardi di euro.