Borse mondiali nuovo crollo

Filomena Spisso
  • Autore - Laurea in scienze politiche

Borse mondiali nuovo crollo

Tutto è partito come sempre dalla Cina che ha registrato un altro crollo, nonostante il blocco alla vendita dei titoli. Oggi, dopo un’ora di contrattazione, l’indice Csi 300 (Shanghai e Shenzhen), perdeva il 7,31 per cento. Si è dunque deciso di sospendere la seduta. Molto male anche l’apertura a Piazza Affari e delle altre Borse europee.

Mercati asiatici nuovo tonfo

Gli scambi a Hong Kong sono proseguiti e poco prima della chiusura registrava un calo del 2,80 per cento, con il Nikkei di Tokyo che ha invece chiuso a -2,33 per cento.

La Borsa di Shanghai in soltanto quattro giorni di contrattazioni, ha perso circa il 12 per cento.

La Banca centrale cinese nel frattempo continua a svalutare il valore dello yuan onshore scambiato all’interno del Paese. Lo yuan offshore ha invece raggiunto i minimi dal 2011.

Piazza Affari 7 gennaio 2016

In Europa si registrano forti ribassi per tutte le borse.

L’indice Ftse Mib segna al momento un -3,84 per cento, il dato peggiore nel Vecchio Continente.

Per quanto riguarda gli altri mercati, Francoforte registra un calo dell’1,35 per cento, Londra del -2,07 per cento, Parigi del 2,6 per cento e l’Ibex di Madrid del 2,5 per cento.

Ribassi ancora per i prezzi del petrolio, con il derivato sul Brent marzo 2016 sceso a 33,25 dollari al barile e quello sul Wti febbraio 2016 sotto i 33 dollari (32,74 dollari).