Bce: Italia allarme deficit. Ripresa lenta

Filomena Spisso
  • Autore - Laurea in scienze politiche

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La Bce ha lanciato un allarme sui nostri conti pubblici: l’Italia non riuscirà a rimanere sotto il tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil.

A distanza di pochissimo tempo dalla chiusura del procedimento Ue di infrazione per deficit eccessivo, nuova allerta sia dalla Bce ma anche dal Fondo Monetario Internazionale, preoccupato anche dal crescere delle tensioni nella maggioranza che appoggia il governo.

La Bce rileve che il fabbisogno finanziario nel mese di luglio risultava pari a 51 miliardi di euro (3,3% del Pil), mentre nel mese di agosto si è superata la soglia dei 60 miliardi.

Questi dati, ha dichiarato l’Eurotowers, aumentano i rischi e le difficoltà nel raggiungere l’obiettivo di disavanzo delle amministrazioni pubbliche nel 2013, fissato al 2,9% del Pil.

Il ministro del Welfare, Enrico Giovannini ammette: “I rischi sono ben chiari, le preoccupazioni della Bce sono condivise dal governo”.

Le buone notizie per l’Europa riguardano la recessione che finalmente sta per finire: la Bce prevede una flessione del Pil dello 0,4% nel 2013 e una crescita dell’1% nel 2014.

La ripresa sarà comunque “graduale”, secondo quanto sostenuto dal numero uno della Bce Mario Draghi, con l’Italia che rimane comunque tra i paesi più in difficoltà.