Bce: allarme lavoro

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Il bollettino mensile della Bce non è senza dubbio dei più incoraggianti: la ripresa della zona euro è ancora lontana, a causa delle tensioni causate dal debito sovrano, dalla difficile condizione del credito, e soprattutto per l’elevata disoccupazione.

Proprio il mercato del lavoro è il comparto che preoccupa maggiormente la Bce: non si intravedono miglioramenti per il prossimo futuro nell’area euro, e nel secondo trimestre è atteso un ulteriore calo della occupazione.

La Bce sottolinea infatti che le condizioni sono ulteriormente peggiorate, con una diminuzione dell’occupazione, e viceversa, con il tasso di disoccupazione che invece è continuato a crescere.

Il comparto dove l’esubero dei lavoratori è stato maggiore, è il settore delle costruzioni, che ha registrato un ribasso dell’1,3%.

La Bce mette inoltre in evidenza che in Francia e Italia, sull’attività delle costruzioni, potrebbero aver pesato anche i provvedimenti presi dai rispettivi governi, che con l’obiettivo di risanare i conti pubblici, hanno introdotto e aumentato le imposte sugli immobili.

Per quanto riguarda infine l’inflazione dell’area euro, al 2,4% a giugno, le stime sono di una flessione ulteriore nel corso del 2012, per poi scendere sotto il 2% nel 2013.