Allarme Conti pubblici

Filomena Spisso
  • Autore - Laurea in scienze politiche

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Male i conti pubblici: l’Istat ha reso noto che nei primi tre mesi dell’anno il deficit è cresciuto fino all’8% del Pil, il dato peggiore dal primo trimestre del 2009.

Le uscite complessive sono cresciute dell’1,3%, e le entrate sono diminuite dell’1%. L’obiettivo programmato di un deficit pari all’1,7% per la fine del 2012 è molto a rischio.

Questo peggioramento è dovuto principalmente alla crescita della spesa degli interessi sui titoli di Stato, ed alla diminuzione delle entrate.

Anche nella zona euro la situazione non è di certo delle migliori: nel primo trimestre 2012 la crescita è risultata pari a zero, e le previsioni dei centri di ricerca europei per il futuro non sono entusiasmanti, con un +0,1% nel quarto trimestre dell’anno.

Ma nel nostro paese la crisi sembra inarrestabile: il numero di fallimenti nel triennio 2009-2011 è cresciuto notevolmente, con oltre 33mila procedure di fallimento avviate, e su cento aziende costituite nel 2006 oggi risultano ancora attive soltanto in 58.

Da sottolineare infine che circa il 70% delle piccole aziende ha difficoltà ad incassare i propri crediti commerciali, e oltre il 50% delle imprese incontra problemi di finanziamento da parte delle banche.