This Must Be The Place: Paolo Sorrentino esce allo scoperto

Nonostante al Festival di Cannes 2011 le pellicole italiane siano state messe in disparte, continuiamo a credere che meritassero maggiore attenzione.

This Must Be The Place, il film di Paolo Sorrentino si presenta intenso e appassionante, nel presentare la storia di Cheyenne, ex rockstar.

Il protagonista, interpretato da Sean Penn, è ormai cinquantenne, ma va in giro vestito come ai tempo d’oro, quando saliva sul palco e vive agiatamente a Dublino con la moglie Jane.

Del tempo dei concerti gli sono rimasti solo i frutti economici, Cheyenne si aggrappa alla sua gloria passata trasformandosi e mascherandosi ogni giorno.

La trama gira intorno alla morte di suo padre, che lo spinge a ritornare a New York, anche se non aveva più rapporti con lui da tempo.

Il ritorno negli USA rivela che suo padre era ossessionato, voleva a tutti i costi vendicarsi per un’offesa subita in campo di concentramento. Cheyenne decide di proseguire la ricerca che suo padre non aveva potuto terminare e parte per un viaggio attraverso gli Stati Uniti.

E proprio il tema della ricerca è la base di questo film, che ruota intorno al testo della canzone dei Talking Heads, This Must Be The Place, appunto. Cheyenne si trascina dietro un bagaglio di situazioni irrisolte dovunque vada, compresi i contrasti con la figura paterna. Al suo fianco una donna forte, che nonostante la sua depressione riesce a stargli accanto da ben trentacinque anni.

Un ruolo non facile da interpretare, quello di Cheyenne, ma che Sean Penn ha saputo rendere nel migliore dei modi, evitando accuratamente di cadere nella caricatura o nel grottesco. E così, disegna abilmente la figura di un uomo che dopo una vita di glorie e successi, intraprende un lungo viaggio per ritrovare la sua strada, e se stesso.

This Must Be The Place: Paolo Sorrentino esce allo scoperto