Sundance Film Festival 2012: lo Utah “capitale” del cinema indipendente!
E’ iniziata ieri la dodicesima edizione del Sundance Film Festival, in programma fino al 29 gennaio 2012 a ParkCity, Salt Lake City, Ogden e Sundance, nello Utah. Un appuntamento, questo, che tutti i cinefili e coloro che lavorano nel settore riconoscono come il più prestigioso per quanto riguarda il cinema indipendente a livello mondiale.
Saranno infatti 30 i Paesi coinvolti alla manifestazione e ben 117 le pellicole presentate, in concorso e fuori concorso. Una bella soddisfazione per l’ideatore di tutto ciò, che 12 anni fa diede vita alla prima edizione del Sundance. Mi riferisco ovviamente a Robert Redford, l’attore e regista che è a dir poco l’emblema dell’indipendenza, sia nel cinema che nella vita, noto (oltre che per la sua bravura) per il suo stile di vita riservato e lontano anni luce dai riflettori assordanti di Hollywood.
In questi giorni avremo quindi a che fare con anteprime mondiali come Red Hook Summer di Spike Lee e Lay The Favorite di Stephen Frears, seguito da tanti altri titoli del calibro di Arbitrage, Red Lights, Save The Date di Michael Mohan, Middle Of Nowhere di Ava Duvernay e Never Sorry di Alison Klayman. A rappresentare l’Italia è stato selezionato il nostro caro (e sottovalutato) Paolo Sorrentino con il suo meraviglioso This Must Be The Place, a cui invece è stata sbattuta la porta in faccia agli Oscar di quest’anno.
Film del genere porteranno anche grandi interpreti a solcare il tappeto rosso della kermesse in questione, tra cui il grande Robert De Niro, l’altrettanto grande Richard Gere, protagonista di Arbitrage, Dennis Quaid, Bruce Willis, Catherine Zeta-Jones, Sigourney Weaver e Bradley Cooper. Giusto per sottolineare ancora una volta il livello del festival, il quale raduna a sé nomi stellari e opere indimenticabili, dando però ampio spazio agli autori “minori”, credendo ai progetti magari conosciuti e lanciati solo su alcuni mercati.
Chi arriverà primo, alla fine di questi dieci giorni? Troppo presto per dirlo, sebbene in cuor nostro tutti stiamo già votando Paolo!