United 93, il coraggio di mettere in scena gli attentati dell’11 settembre

Autore:
Massimiliano Grimaldi
  • Direttore responsabile

Oggi è l’11 settembre e in tv si stanno commemorando le vicende e questioni che hanno segnato la storia del mondo in quella terribile data. Il cinema di Hollywood fino ad oggi non ha avuto il coraggio di rivivere gli attentati di quel giorno, preferendo discorsi indiretti o grandi storie che facessero da metafora allo shock degli attentati (ad esempio “Cloverfield” di J. J. Abrahams. C’è però un film che ha saputo raccontare con forza ciò che è accaduto a bordo di quei voli di linea che si sono schiantati a Manhattan: “United 93”.

Diretto da Paul Greengrass (il regista della trilogia “The Bourne”), “United 93” tratta le vicende avvenute a bordo del volo United Airlines 93, quarto aereo dirottato assieme agli altri tre diretti alle Torri Gemelle e al Pentagono. Tutto ciò che succede nelle prime ore del mattino di quell’11 settembre, lo vediamo raccontato attraverso due punti vista: quello dei passeggeri a bordo dello United 93, appunto, e quello degli operatori del New York Air Traffic Control Center, il quartier generale che gestisce e mantiene i contatti con i voli civili sul territorio americano.

La narrazione è un costante rimpallo tra quello che succede sugli aerei e quello che si capta nelle torri controllo; la linea temporale rispettata è quella dello schiudersi del disastro. Il film comincia all’alba, con due giovani uomini, uno con la faccia da professore, l’altro da cattivo studente, che recitano una preghiera in lingua straniera. Sono due dei quattro dirottatori dello United 93; utilizzeranno grossi pugnali ed una bomba finta per tenere in scacco i prigionieri dopo aver fatto fuori i piloti di linea.

La catastrofe nel film di Greengrass ha i toni della guerra: al centro di controllo di New York, gli operatori seguono sui radar i dirottamenti dei primi tre aerei, cercando (senza riuscirci) di allacciare i contatti radio con le cabine di pilotaggio; il clima di “comunicazione zero” familiarizza immediatamente con lo spirito del terrorismo.

United 93” contiene tutto ciò che manca al kolossal “World Trade Center” di Oliver Stone: la guerra, l’attentato, il sangue, l’eroismo, l’intervento del governo. Da vedere, assieme al film di Stone, per avere una prima e completa lettura dell’immaginario hollywoodiano nei confronti di quella catastrofe, entrata nella storia nel momento stesso in cui s’è realizzata.

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