Romanzo di una strage, un cast d’eccezione
Grande attesa per il nuovo film di Marco Tullio Giordana Romanzo Di Una Strage, che racconta una delle pagine forse più amare della nostra storia recente, la bomba di Piazza Fontana. Finalmente, arriva qualcosa di diverso nelle nostre sale che non sia soltanto evasione allo stato puro.
Classe 1950, Marco Tullio Giordana, sin dal suo esordio dietro la macchina da presa, ha sempre dimostrato di attingere a piene mani dal suo vissuto. Il film racconta la prima grande strage terroristica del nostro Paese, in pieno clima Sessantottino, e lo fa intrecciando la storia di 2 personaggi emblematici, uniti da un tragico destino: Giuseppe Pinelli, un ferroviere milanese e anima del Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa, interpretato da Pierfrancesco Favino, e Luigi Calabresi, vice-responsabile della Polizia Politica della Questura di Milano, il cui volto è di Valerio Mastrandrea.
I due uomini, impegnati su fronti opposti, pur condividendo la stessa nobiltà d’animo, s’incontrano e si scontrano sino al giorno dell’esplosione alla banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana, in cui perdono la vita 17 persone, tra cui anche Pinelli, che muore misteriosamente precipitando dalla finestra dell’ufficio di Calabresi. Da quel momento, il commissario ne diventa il responsabile e la vittima. Una pagina di storia che è ancora senza colpevoli, nonostante oggi sia chiaro il coinvolgimento della destra neofascista.
Una delle frasi più belle che ho imparato sui banchi di scuola è: “Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente”. Allora pensavo fosse una “perla di saggezza” della mia insegnante di storia snocciolata al momento, poi ho scoperto che si trattava di Indro Montanelli, tra gli uomini più acuti di ieri, di oggi e di domani.