Festival Di Cannes 2011: apre le danze Midnight In Paris di Woody Allen
Ci siamo. Il Festival Di Cannes 2011 è cominciato! E in questo primo giorno tanto atteso ad aprire le danze è il cinema d’autore con Woody Allen e il suo fuori concorso Midnight In Paris. Una commedia romantica che è un vero e proprio omaggio a Parigi e in cui spicca, anche se per un ruolo marginale, niente popò di meno che Carla Bruni, la prima donna di Francia. Insieme a lei nel cast: Owen Wilson, Rachel McAdams, michael Sheen, Marion Cotillard, Adrien Brody e Kathy Bates. Ditemi voi se il film non ha tutti i presupposti per colpire nel segno…!
L’unico neo della giornata, legato comunque alla pellicola in questione, sarà l’assenza di Lady Sarkozy che si è detta rammaricata per non poter essere presente alla proiezione. Colpa di impegni personali e professionali che, presi precedentemente, la richiamano altrove. Mi sarebbe piaciuto essere insieme agli altri attori e vicina a Woody Allen, ha sottolineato la Bruni, sebbene la mia sia una piccola parte. Ma il Festival di Cannes è un grande evento, il più grande Festival di Francia, una vetrina straordinaria per il Paese. E infatti peggio per lei che si perde un inizio col botto.
Prima, però, di andare ad analizzare film e regista, godiamoci “il trailer in bootleg”, chiaramente in lingua originale, sognando così (solo per qualche minuto) di essere anche noi alla proiezione.
httpv://www.youtube.com/watch?v=siVC90sozq8
Una commedia fatta di passione. Ecco cos’è Midnight In Paris. Un’opera che rappresenta in pieno tutto l’amore che Allen nutre nei confronti della città di Parigi e che aveva già manifestato in passato, attraverso altri lavori. Gli stessi attori hanno espresso la loro felicità per aver avuto l’occasione di lavorare in questa pellicola. Owen Wilson e Rachel McAdams, ad esempio, si sono detti estasiati per la libertà che il regista concede, aiutandoli così a creare al meglio i loro personaggi al di là della carta. Michael Sheen ha a sua volta dichiarato che lavorare con Woody è affascinante e illuminante insieme. E Adrien Brody ha poi aggiunto di amare il Woody Allen e di essere fan di tutti i suoi film.
Beh, una grande soddisfazione dev’essere, per un regista, ricevere un’ammirazione e un rispetto tali, elargiti con parole d’affetto a dimostrazione di essere stato capace di creare un qualcosa di bello, rendendo tutti intorno a sè orgogliosi di farne parte.
La trama si concentra sulla storia di una famiglia in viaggio d’affari a Parigi. I protagonisti sono due giovani fidanzati, Gil e Inex, ormai prossimi alle nozze. Grazie al momentaneo cambio di luogo e all’aria e all’atmosfera che si respirano in Francia, i due piccioncini passano attraverso una crisi di coppia che probabilmente era sempre stata lì, in attesa, “vestita” da un menage che all’apparenza sembrava funzionare in modo perfetto. Gil è uno scrittore, tipicamente frustrato e perennemente insoddisfatto. Inex ha perso il trasporto e il brio di un tempo, adagiandosi in una quotidianità ormai spenta in cui di certo non aiuta il voto contrario di suo padre, a cui Gil non piace. Avere, infatti, i propri genitori al seguito appesantisce la situazione e non agevola la ragazza nel capire realmente cosa vuole e cosa prova. Ma è tipico per una mamma e un papà desiderare qualcosa di più per la propria “bambina”, no? Un uomo brillante e sicuro di sè, capace, con un lavoro fisso, uno stipendio in crescita e l’ambizione giusta per farsi spazio nel mondo che conta. E’ per questo che tempo pochi giorni la coppia inizia a fare acqua. Inex si ritrova (guarda un po’ che caso) sotto le mire di Paul, un intellettuale che si crede tutto lui e che è deciso a conquistarla, mentre Gil, confuso, diviene facile preda della provocante Adriana, una designer di moda che si diverte a vivere la vita in tutta la sua tragicomica realtà, non precludendosi nulla e avendo una notevole predilezione verso gli artisti e i tipi complessi e tormentati in generale.
Come andrà a finire? Non si sa e chi ne è a conoscenza non può ancora dirlo… Noi però sappiamo, in qualche modo, che da Woody Allen c’è sempre da imparare. E attraverso questo suo nuovo affresco, dove diversi ambienti e diverse culture si mescolano, è capace di insegnarci un’ennesima verità delle cose. Il presente ha il suo volto, truccato magari acqua e sapone, e scoccata una certa ora è capacie di mutarlo, assecondando sogni e desideri che in un luogo diverso dal solito possono prendere vita, dandoci la possibilità di prendere in considerazione strade e alternative differenti, tornando così a rimembrare il passato per poi giocare a dadi con il futuro. Il tutto in una libertà quasi tangibile che spalanca nuovi orizzonti anche a noi “poveri” spattatori che stiamo solo a guardare, trascinando la nostra mente e il nostro cuore in vortici di pensiero, quasi ad avere voglia a nostra volta di cambiare le cose.
Questo è Woody Allen. Questo è Midnight In Paris. E se come inizio non c’è che dire e ci possiamo solo leccare le dita (come commenterebbe mia nonna), non dimentichiamoci di un altro evento molto importante. Vale a dire la prima uscita ufficiale della Giuria, capitanata da Robert De Niro. Prende inoltre il via una nuova iniziativa, quella della consegna del premio alla carriera che a partire da quest’anno viene consegnato a una personalità di spicco nel mondo del cinema. Per questa 64° Edizione del Festival è stato scelto Bernardo Bertolucci, che tutti conosciamo per capolavori come Novecento e Ultimo Tango A Parigi.
Insomma, è vero che i cavalli vincenti si vedono all’arrivo e non alla partenza, ma qui ci sono tutti i presupposti per un Festival di Cannes 2011 coi fiocchi! Siete d’accordo con me?