Dracula 3D Vs Twilight Saga: Dario Argento e il ritorno alle origini del Vampiro
Premessa; chi scrive (e solo lui) coltiva diverse riserve sugli ultimi lavori di Dario Argento, ma non lascerà che questo vada ad inficiare quanto riportato qui sotto. E parliamo proprio del grande cineasta romano, che decide di confrontarsi con il 3D e con un personaggio già portato assai spesso sui grandi schermi; Dracula. Una versione splatter e crudele del più famoso dei vampiri, riportato in vita utilizzando una tecnologia 3D che pare davvero avanzata. E ieri sera, al Noir In Festival di Courmayeur, il pubblico ha potuto assistere ad una parziale anteprima (25 minuti in tutto) di quello che è uno dei film più attesi della stagione horror.
Era inevitabile che Argento decidesse di porsi in netta contrapposizione con l’immagine cotonata e romantica dei vampiri della saga Twilight, i preferiti dalle ragazzine. Edward Cullen ad esempio secondo Argento è “Simpatico, certo. Ma non mi piacciono i giovani, carini, senza sangue. Il vampiro chiama ben altro”. Infatti il suo Dracula ci mostrerà altro: sangue a non finire, teste mozzate, impalamenti, un Dracula crudele e sadico che si trasforma in orrendi animali. Nonchè sua figlia, Asia Argento, spesso in abiti decisamente succinti. C’è invero una nota romantica anche in questo film ma è del tutto in secondo piano.
LaStampa.it riporta alcune parole rilasciate dal regista che spiega anche il modo in cui ha utilizzato la tecnologia 3D: “lo abbiamo usato per la profondità che regala, senza sovrastare l’accadimento. Dracula insegue un amore per 400 anni e incontra nuovamente Mina, sua anima gemella, ritenuta la reincarnazione di sua moglie. Un Dracula nuovo il mio, attuale”. Il tutto in un’atmosfera di stampo vittoriano e tra foreste almeno teoricamente incontaminate: “La foresta è il paradigma della profondità e dell’allungamento che ci porta il 3D. L’ho scoperto tanti anni fa con Hitchcock che in tempi non sospetti fece Delitto perfetto proprio utilizzando questa tecnica agli albori. […] Era perfetto. […] Le mie macchine sono modernissime, tecnologia europea che danno lo stesso effetto usato oggi solo da Scorsese. Tra pochi anni sarà un fatto normale e forse non serviranno più neppure gli occhialini”. La modestia non era di casa a Courmayeur…