BFI London Film Festival 2011: Italia in prima linea in questa 55esima edizione

Eccoci qui, via un festival dopo l’altro come direbbe mia nonna, riferendosi però ai ragazzi che frequento… (della serie che non me ne va mai bene uno). Il Toronto Film Festival 2011 è terminato solo ieri e io sono già qui a rompervi le scatole nell’annunciarvi il prossimo evento che vale la pena di seguire da vicino. Mi riferisco al BFI London Film Festival, arrivato quest’anno alla sua 55esima edizione, pronto a stupirci con ogni sorta di lungometraggio, corto e documentario senza alcun limite nè di genere e nè di argomento. Sedici, lunghi e intensi giorni (dal 12 al 27 ottobre 2011) durante i quali verranno proiettate ben 204 titoli tra cui (ormai è trapelato) vi saranno 13 premiere mondiali, 18 internazionali e 22 europee. Un programma che la dice lunga sul prestigio di questa kermesse, che tra l’altro vanterà pure di un cartellone che presenta 110 cortometraggi d’animazione e di fiction. Insomma, come al solito non si sa bene da dove cominciare a leccarsi le dita!

La bella notizia (fra le tante) è che l’Italia sarà presente alla grande, in questa edizione, portando alto il nostro nome con 12 pellicole, interamente nostre o in co-produzione con altri paesi. Del resto non possiamo certo sfigurare a questo appuntamento cinematografico rinomato in tutto il mondo e tra i più importanti d’Europa, nato nel 1956 per creare un “qualcosa” di simile al Festival di Cannes e di Venezia. Il primo anno vi fu una selezione di massimo una ventina di film da proiettare (fra cui le opere di registi del calibro di Luchino Visconti e Akira Kurosawa) e sebbene questa rassegna nasca con l’idea di festeggiare il cinema e di rendere semplicemente omaggi a tutti coloro che lavorano in questo meraviglioso universo parallelo, con gli anni si ritrova a crescere d’importanza, tanto da attirare l’attenzione globale. A oggi, quindi, il BFI London Film Festival offre un incontro unico e imperdibile, con oltre 18 sedi (sparse qua e là per l’Inghilterra, Galles compreso) in cui assistere alle innumerevoli proiezioni delle opere di cineasti famosi e appena esordienti.

Ed è quindi con immenso onore che l’Italia prenderà parte a questo incontro, come vi accennavo prima, iniziando dal premiato Terraferma di Emanuele Crialese, che in patria ha portato a casa il Premio Speciale della Giuria consegnato al Festival di Venezia, Il Gioiellino di Andrea Molaioli, Corpo Celeste di Alice Rohrwacher, Habemus Papam di Nanni Moretti, This Must Be The Place di Paolo Sorrentino, Io Sono Lì di Andrea Segre, Sette Opere Di Misericordia di Gianluca e Massimiliano De Serio, Il Ragazzo Con La Bicicletta di Jean-Pierre e Luc Dardenne, Where Do We Go Now? di Nadine Labaki e il corto The Wholly Family di Terry Gilliam. Come ciliegina sulla torta verrà proiettata la versione restaurata de La Macchina Ammazzacattivi di Roberto Rossellini, risalente al 1952, film che tra l’altro questo stesso anno è stato presentato anche a Cannes nella sezione Classic.

Di seguito, molte altre opere appartenenti al cinema britannico, europeo e, ovviamente, americano. Prima fra tutte colei che inaugurerà la kermesse: 360 di Fernando Meirelles, nel cui cast spiccano il sempre grande Anthony Hopkins, il sempre bello Jude Law e la sempre brava Rachel Weisz, la quale sarà anche presente nel film che chiuderà la manifestazione: The Deep Blue Sea di Terence Davies. Presentissimo, poi, il premiato Faust di Aleksandr Sokurov che a Venezia si è intascato niente popò di meno che il Leone d’Oro! E ancora Le Idi Di Marzo di George Clooney che, non contento accompagnerà pure The Descendants di Alexsander Payne (essendone il protagonista), Madonna con il suo W.E, Carnage di Roman Polanski (fino all’ultimo pensato come il vincitore di Venezia), A Dangerous Method di David Cronenberg (anch’esso acclamatissimo), Shame di Steve McQueen e con un Michael Fassbender coi fiocchi (che infatti ha vinto la Coppa Volpi al Lido), Dark Horse di Todd Solondz, We Need To Talk About Kevin di Lynne Ramsay, Coriolanus di Ralph Fiennes, Tales Of The Night di Michel Ocelot, Martha Marcy May Marlene di Sean Durkin e Once Upon A Time In Anatolia di Nuri Bilge Ceylan. Queste, giusto per nominarne alcune…

Pronti, dunque, a partire insieme a noi per un’altra emozionante full-immersion? Manca ancora qualche giorno, certo, ma per quelli di voi più fortunati che possono volare fino a Londra e godersi dal vivo tutto ciò che offrirà il BFI London Film Festival 2011, non è forse meglio iniziare a organizzarsi fin da subito? Noi, intanto, ce ne staremo qui, buoni-buoni, sempre presenti e a vostra disposizione, per raccontare passo per passo gli “appetitosi” sviluppi! Contenti? Beh, lo spero…

BFI London Film Festival 2011: Italia in prima linea in questa 55esima edizione