Venezia 2013, le polemiche post Festival

Il Festival del cinema di Venezia ha chiuso i battenti, proclamando i suoi vincitori. Come certamente saprete il Leone d’Oro è andato a Sacro GRA, il documentario di Gianfranco Rosi. Una scelta coraggiosa, visto che non era mai stato premiato un documentario, ma non di certo esente da polemiche.

La vittoria di Rosi ha sollevato un bel polverone. Secondo alcuni, infatti, il Leone d’Oro non doveva andare a Sacro GRA, ma a Stray Dogs di Tsai Ming Liang, che invece si è dovuto accontentare del Gran Premio della Giuria. Al di là delle polemiche Barbera si è dichiarato soddisfatto dell’assoluta concordia che ha regnato in giuria e dell’assoluta imparzialità del suo presidente Bernardo Bertolucci. Come ha spiegato in un’intervista rilasciata al Secolo XIX: “Se un presidente di giuria italiano non italiano non premia l’Italia sulla stampa succede l’ira di dio, se la premia scatta la dietrologia. Ma non vi stancate mai di polemizzare? La giuria è sovrana, posso condividere o meno, ma ci sono nove persone di paesi diversi che attribuiscono otto premi a loro insindacabile giudizio. Fa parte del gioco”.

Dunque, dopo 15 anni il Leone d’Oro torna in Italia, stravolgendo i pronostici della vigilia e facendo storcere il naso ad un po’ di gente… il documentario di Rosi, dedicato al grande raccordo anulare di Roma ha in effetti diviso la critica  e forse non convincerà buona parte della stampa internazionale. E piovono critiche anche dall’estero. Anche secondo IndieWire il vero vincitore della kermesse sarebbe dovuto essere Stray Dogs, definito un capolavoro epocale, nemmeno paragonabile al film di Rosi. Che dire… aspettiamo di vedere entrambi per dare il nostro giudizio!

 

Venezia 2013, le polemiche post Festival