Transformers 3: Michael Bay e il fascino del 3D

Il cinema 3D, almeno negli Stati Uniti, che rimangono il principale mercato mondiale, sta conoscendo un periodo di non piccola flessione. La maggior parte degli incassi delle recenti produzioni 3D, infatti, provengono dalle sale dove il film viene proiettato semplicemente in 2D. In sostanza l’offerta di 3D è al momento assai superiore alla domanda. Con Transformers 3, in 3D, in uscita Michael Bay e la Paramount Pictures stanno cercando correre ai ripari. Chi ha visto l’anteprima del film conferma che si tratta del miglior 3D dai tempi di Avatar, ma il rischio di un contraccolpo in questo ambito non è da sottovalutare. Cosa fare dunque?

Combattere la pregiudiziale negativa degli spettatori non è compito da poco. Il passaparola può aiutare, ma non è sufficiente. Per questo, alle classiche anteprime di mezzanotte sono stati aggiunti degli spettacoli in parecchi cinema anche per martedì sera, in modo tale che il primo impatto al box office sia da stimolo per il pubblico americano.

Per quel che riguarda la tecnica filmica in se, Michael Bay ha affermato di aver realizzato una particolare versione di 3D, caratterizzata da una maggiore nitidezza del colore ed il massimo contrasto possibile, per un risultato che a detta dei più è stupefacente. Certo, per usufruirne a pieno bisogna recarsi in sale che già dispongono della possibilità di proiettare film in Real3D, una modalità di proiezione che sfrutta una luminosità maggiore della proieizione, allo scopo di annullare del tutto l’effetto “oscurante” che talvolta comportano gli occhialini necessari alla visione.

Da noi i cinema appositamente attrezzati sono purtroppo ancora pochi, ma va detto che qui, a differenza degli States, l’appeal delle proiezioni 3D non sembra conoscere particolari flessioni. Attendiamo l’uscita mondiale, il prossimo 29 giugno, per le impressioni definitive.

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