Nello specchio di Tim Burton: Alice, Johnny Depp e la Hollywood stregata
Contattato da Hollywood Reporter in merito ad Alice Nel Paese Delle Meraviglie (Alice in Wonderland),
il film che uscirà il prossimo marzo in Italia, il regista Tim Burton parla della sua ultima creazione:
“Sembra di stare ad un grande party di Halloween. Oppure sembra
che tutte le persone emarginate che a scuola vi facevano storcere il naso per il loro bizzarro modo di conciarsi si siano riunite qui per festeggiare qualcosa di particolare”.
E già , il visionario mondo di Burton è ancora lo stesso dei suoi primi film, non solo per Alice Nel Paese Delle Meraviglie.
Pensiamo ad Edward Mani di Forbice o Batman. Le sue trovate erano geniali, ma l’industria benpensante di Hollywood non era ancora pronta
per comprendere appieno il talento del regista, sebbene abbiamo scommesso su di lui per i primi due episodi dell’uomo pipistrello, a nostro parere i migliori insieme a quelli di Christopher Nolan.
Ora i tempi sono cambiati ed a Burton gli viene data praticamente carta bianca in tutti i suoi film, generosamente finanziati.
Quando gli viene chiesto come ha convinto Johnny Depp ad accettare la parte del Cappellaio Matto nel film Burton risponde:
“A Johnny piacciono i ruoli stravaganti! Anzi lui cerca sempre di fare un ruolo diverso da un altro, non vuole mai fissarsi su un ipotetico genere di personaggi”.
La collaborazione tra Depp e Burton sembra infatti andare alla grande. Iniziata con Edward Mani di Forbice nel 1990 è poi proseguita negli anni con altri quattro film (Ed Wood, La Fabbrica di Cioccolato, Il mistero di Sleepy Hollow e Sweeney Tood: Il Diabolico Barbiere di Fleet Street), ed anzi dopo Alice in Wonderland il duo Burton-Depp sarà di nuovo insieme per Dark Shadows, in programma per il 2012.
Secondo Tim Burton Johnny Depp è un grandissimo attore, che cerca in ogni suo nuovo lavoro qualcosa di particolare, un nuovo vezzo, un suo modo di vivere il personaggio.
httpv://www.youtube.com/watch?v=SQTvczUvy3Q
In effetti i film di Burton si prestano molto ad essere caricaturati. E Depp riesce sempre ad emergere con il suo personaggio grazie alla sua indiscussa bravura e alla voglia di cambiare. Se in Edward Mani di Forbice era un timido ragazzo dallo sguardo triste,
in La Fabbrica di Cioccolato tutta l’esuberanza di Depp veniva fuori nell’eccentrico Willy Wonka, così come nella parte del terribile barbiere Sweeney Todd, dove Depp si è addirittura cimentato in un (quasi) musical.